EBREI GIUSTI TRA LE NAZIONI: Mordechai Vanunu, grazie per aver rivelato la capacità di primo colpo nucleare di Israele e le sue duecento bombe atomiche!

Mordechai Vanunu è un tecnico nucleare ma soprattutto un ebreo giusto tra le nazioni. Mordechai Vanunu è un “whistleblower” o gola profonda, che ha svelato dei segreti sulle armi nucleari israeliane, secondo le sue stime l’impianto nucleare di Dimona aveva già prodotto duecento testate nucleari, nel 1985. Le stime che fanno invece analisti all’estero parlano  di un centinaio di testate.

“JERUSALEM– Israel has 80 nuclear warheads and the potential to double that number, according to a new report by U.S. experts. In the Global Nuclear Weapons Inventories, recently published in the Bulletin of the Atomic Scientists, proliferation experts Hans M. Kristensen and Robert S. Norris write that Israel stopped production of nuclear warheads in 2004. But the country has enough fissile material for an additional 115 to 190 warheads, according to the report, meaning it could as much as double its arsenal. Previous estimates have been higher but the new figures agree with the 2013 Stockholm International Peace Research Institute yearbook on armament and international security. The yearbook estimated 50 of Israel’s nuclear warheads were for medium-range ballistic missiles and 30 were for for bombs carried by aircraft, according to a report in the Guardian” [1].

“Gerusalemme– Israele ha ottanta testate nucleari e il potenziale per raddoppiare tale numero, stando a un nuovo rapporto da parte di esperti statunitensi. Nei “Global Nuclear Inventories” (Inventari Globali Nucleari nda), recentemente pubblicati nel “Bullettin of The Atomic Scientists” (Bollettino degli Scienziati Atomici), gli esperti di proliferazione Hans M. Kristensen e Robert S. Norris scrivono che Israele ha interrotto la produzione di testate nucleari nel 2004. Ma il paese ha abbastanza materiale fissile per testate ulteriori tra le centoquindici e le centonovanta, stando al rapporto, intendendo che potrebbe raddoppirare il suo arsenale. Stime precedenti sono state più elevate ma le cifre attuali sono in accordo con l’annuario del 2013 dello “Stockholm International Peace Research Institute” (Istituto di Ricerca della Pace Internazionale di Stoccolma nda)  sull’armamento e la sicurezza internazionale. L’annuario stima che cinquanta delle testate nucleari di Israele siano per missili balistici a media gittata e trenta siano per ordigni trasportati da velivoli, stando a un articolo sul Guardian”.

Mordechai Vanunu è stato rapito dal Mossad in Italia il 30 settembre 1986 (dopo che attraverso l’inganno un agente del Mossad donna spacciatasi per una turista americana gli aveva consigliato di spostarsi dall’Inghilterra all’Italia), da lì è stato portato in Israele dove è stato condannato a diciotto anni di prigione, dei quali non meno di undici scontati in regime di totale isolamento, per spionaggio e tradimento. “As it turned out, he was lured to Rome by a beautiful blonde Israeli agent and seized there by Mossad agents, who took him back to Israel” [2]. “Come poi è emerso, è stato attirato a Roma da una bellissima agente israeliana bionda (Cheryl Bentov nda) e sequestrato lì da agenti del Mossad, che lo hanno riportato in Israele”. Il contributo di Mordechai Vanunu nel rivelare l’esistenza di questo impianto nucleare di Dimona nel deserto del Negev non si basa sulle sole parole, ma su fotografie che ha concesso al quotidiano inglese “The Sunday Times”.

“A Dimona technician from 1976 to 1985, Vanunu revealed overwhelming evidence of Israel’s nuclear program to Britain’s The Sunday Times in 1986, including dozens of photographs, enabling nuclear experts to conclude that Israel had produced at least 100 nuclear warheads” [3].

“Un tecnico di Dimona dal 1976 al 1985, Vanunu ha rivelato prove schiaccianti del programma nucleare israeliano al The Sunday Times britannico nel 1986, incluse dozzine di fotografie, consentendo agli esperti di nucleare di concludere che Israele aveva prodotto almeno cento testate nucleari”.

Tra l’altro gli è stato concesso recentemente di farsi intervistare sulla tv nazionale PER PARLARE DEL PROGRAMMA NUCLEARE DI ISRAELE, poi però lo hanno arrestato , con la motivazione ufficiale che avrebbe violato limitazioni alla sua libertà personale che gli sono imposte ancora oggi.

“Israel Police on Wednesday opened an investigation into whether Mordechai Vanunu, who exposed Israel’s nuclear weapons program in 1986 and was jailed for treason, broke the terms of his release from jail in an interview that he gave Israel’s Channel 2 last Friday.

Channel 2 reported that the investigation was initiated at the request of the Shin Bet security service. It said that while all the material broadcast in the interview had been approved by Israel’s military censor, the police had asked for the full, unedited footage of the interview, apparently because it was suspected that Vanunu discussed matters he was barred from talking about”[4].

“La polizia di Israele mercoledì ha aperto un’inchiesta per appurare se Mordechai Vanunu, che ha svelato il programma di armamento nucleare di Israele nel 1986 ed è stato incarcerato per tradimento, abbia infranto i termini del suo rilascio dalla prigione in un’intervista che ha concesso a Canale Due di Israele lo scorso venerdì.

Canale Due ha annunciato che l’inchiesta è stata aperta su richiesta del servizio di sicurezza dello Shin Bet. (Canale Due) Ha  affermato che mentre tutto il materiale mandato in onda nell’intervista era stato approvato dal censore, la polizia aveva chiesto il filmato integrale non censurato, a quanto pare perché si sospettava che Vanunu avesse discusso di argomenti di cui gli è stato proibito parlare”.

Come se non bastasse viene continuamente arrestato dalle autorità israeliane per interviste concesse a giornalisti che, dall’estero, vengono in Israele a fargli domande in quanto Mordechai Vanunu non può lasciare il paese da quando è stato “liberato” nel 2004, è sottoposto a forti restrizioni di movimento all’interno di Israele, e deve, per le interviste concesse, rispondere di ventuno capi d’accusa forse anche di più! [5] Ulteriore elemento che rende quanto mai patetici gli israeliani è quello di scrivere ancora sui loro giornali (nel 2009, mentre l’intervista a Vanunu su Channel 2 è del 2015, ma ciò non cambia nulla perché ha ripetuto ciò che ha detto nel 1986) che “si presume” che Israele “abbia armi nucleari”. “Gaddafi said action against Iran could set a dangerous precedent, noting that other countries including India, Pakistan, China, Russia, the United States and Israel have – or in Israel’s case are assumed to have – atomic weapons”[6]. “Gheddafi ha dichiarato che un’azione contro l’Iran potrebbe porre un precedente pericoloso, facendo notare che altri paesi inclusi India, Pakistan, China, Russia, gli Stati Uniti e Israele hanno- o nel caso di Israele si presume che abbiano- armi atomiche”

Perché è importante l’intervento di Mordechai Vanunu? Lo è in quanto Israele vuole condurre un attacco nucleare preventivo contro l’Iran [7] e l’americanismo-giudaismo negli Stati Uniti spinge la CIA affinché i primi a lanciare un attacco preventivo nucleare sull’Iran siano proprio gli Stati Uniti. “The newspaper said during his latest visit to Turkey, CIA head Porter Goss’s asked Prime Minister Recep Tayyip Erdogan that Turkey allows the United States uses military bases in the country for an air strike on Iran planned for 2006” [8]. “Il quotidiano ( Spiegel nda) afferma che durante la sua ultima visita in Turchia, il direttore della CIA Peter Gross ha chiesto al primo ministro Recep Tayyip Erdogan che la Turchia consenta agli Stati Uniti di utilizzare le basi militari nel paese per un attacco aereo sull’Iran pianificato per il 2006″.

Mordechai Vanunu non è un traditore che ha venduto i segreti di Israele per scopi personali, ma un ebreo giusto tra le nazioni, un barlume di razionalità purtroppo isolato nel mezzo del fanatismo criminale giudaico. È accusato di aver venduto segreti nucleari-:”Mordechai Vanunu, the former nuclear technician who sold secrets about Israel’s atomic arms capability to a British newspaper […]” [9]. “Mordechai Vanunu, l’ex tecnico nucleare che ha venduto segreti riguardanti la capacità nucleare di israele ad un quotidiano inglese”. Ma lui afferma di non aver ricevuto alcun compenso:-“He denied that he had exposed the nuclear program as revenge for losing his job, and also denied being paid any money by The Sunday Times or others for his revelations” [10].”Ha negato di aver rivelato il programma nucleare per vendetta per aver perso il lavoro, e ha anche negato di aver ricevuto alcun compenso dal “The Sunday Times” o altri per le sue rivelazioni”. Alle testate nucleari denunciate da Vanunu bisogna forse aggiungere quelle di cui parla un ex comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti, cioé Jimmy Carter (anche se l’articolo dice che le stime fatte derivano dalle informazioni di Vanunu)? Jimmy ha detto “The US has more than 12,000 nuclear weapons; the Soviet Union (sic) has about the same; Great Britain and France have several hundred, and Israel has 150 or more” [11]. “Gli Stati Uniti hanno più di dodicimila armi nucleari, l’Unione Sovietica ne ha quasi le stesse; la Gran Bretagna e la Francia ne hanno qualche centinaio, e Israele ne ha centocinquanta o anche di più” (2008). Le stime che fa Vanunu sono di duecento testate già nel 1985, perché dal 1985 al 2008 (anno delle dichiarazioni di Carter) avrebbero dovuto fermarsi se nessuno glielo ha mai chiesto? È pacifico ipotizzare che non si siano mai fermati nella produzione e abbiano continuato con una media di dieci testate all’ anno dal 1985 ad oggi. Sicuramente bisogna aggiungere le testate nucleari montate sui sottomarini che la Germania ha regalato ad Israele, succube di un continuo “senso di colpa” per l’Olocausto [12] (in realtà lo “Spiegel” ha suddiviso l'”Operazione Sansone” in più articoli, che riprendiamo più in basso). Ad ogni modo mister Vanunu possiede molti se non tutti i tratti dell’ebreo giusto tra le nazioni:

  • Ripudia il Giudaismo, criticandolo
  • Viene isolato e ostracizzato dalla stragrande maggioranza o dalla totalità degli altri ebrei
  • Mette in discussione l’Olocausto
  • Si converte al cristianesimo, proprio perché ha capito la natura anticristiana del giudaismo
  • Parla del problema ebraico apertamente
  • Corre dei rischi personali (prigione, uccisione) per i gentili e/o per gli stessi ebrei anziché per se stesso
  • Denuncia i crimini di Israele
  • Denuncia l’accusa di antisemitismo come tattica giudaica per zittire chiunque critica Israele o gli ebrei e/o denuncia altre tattiche giudaiche
  • NON FA GROSSE DISTINZIONI TRA EBREI SIONISTI ED EBREI CHE SI OPPONGONO AL SIONISMO, IN QUANTO NON ESISTE UNA DEFINIZIONE UNIVOCA DI SIONISMO  E IN QUANTO IL PROBLEMA EBRAICO È ANTECEDENTE ALLA NASCITA DEL SIONISMO, QUINDI COLORO CHE FANNO QUESTA DISCRIMINAZIONE SI FINGONO DEGLI EBREI GIUSTI TRA LE NAZIONI, MENTRE IN REALTÀ NON LO SONO.

Anche gli ebrei shministim sono ebrei giusti tra le nazioni, ma presentano soltanto quattro dei suddetti elementi che ci autorizzano a classificarli come tali.

In questo nostro intervento pubblichiamo due interviste concesse da Mordechai Vanunu, una a Maria Escribano e Sean O’Carroll della “Campagna di Solidarietà Irlanda-Palestina” di Limerick e un’ altra concessa ad un intervistatore italiano. Prima però è doveroso anticipare degli importanti virgolettati per sottolineare i tratti di Vanunu che per “laquestionegiudaica” sono indicativi del fatto che Vanunu è un ebreo giusto tra le nazioni.

  • Ripudia il Giudaismo, criticandolo

“C’è anche un’altra questione, cioè che sono diventato cristiano, un ebreo battezzato alla cristianità a Sidney, in Australia, nel 1986, e questo è un altro motivo per cui non piaccio al governo e al popolo israeliano ed ecco perché sono stati contro di me fino ad ora.”

“Se non sei ebreo, gli israeliani non avranno rispetto per te, non ti daranno gli stessi diritti. Sei considerato un nemico. Ma ho deciso che questa è la mia strada, questo è il mio credo. Non posso accettare questa fede ebraica, questa religione, e sò che non vivrei felice qui, non ricevendo gli stessi diritti.”

“Sono venuto qui (in Israele nda) quando avevo dieci anni e sono cresciuto in una famiglia di religione ebraica. Ma ho cominciato a criticare l’ebraismo da quando avevo sedici anni. Ho cominciato a rifiutarlo e continuo a rifiutarlo e criticarlo.”

  • Denuncia l’accusa di antisemitismo come tattica giudaica per zittire chiunque critica Israele o gli ebrei e/o denuncia altre tattiche giudaiche

“Beh quello è il ricatto degli israeliani. Con esso controllano il mondo, accusando tutti di essere antisemiti. Tutto ciò che fanno è dire che sei antisemita. Ma quello che diciamo agli israeliani, e tutti dovrebbero dire, è che proprio loro, che ci accusano di essere antisemiti, sono loro stessi antisemiti, non rispettando i palestinesi.” Il termine antisemita è oggi indicativo dei popoli medio-orientali, quindi comprensivo anche degli arabi, lo abbiamo spiegato qui.

  • Viene isolato e ostracizzato da stragrande maggioranza o dalla totalità degli ebrei

“Ad esempio quando mi hanno rilasciato, circa duecento coloni religiosi della destra sono venuti alla prigione, per protestare contro il mio rilascio. Protestavano contro la gente che era venuta per vedermi, circa duecento persone da tutto il mondo, venuti a celebrare la mia liberazione.”

“La mia vita è in pericolo se vado tra israeliani; mi attaccano, mi gridano addosso..e sì, non è un posto sicuro questo, ne libero; non mi sento libero. Ma dove siamo adesso, in Gerusalemme est, va molto meglio, un bel posto, mi sento sicuro, vado in giro libero, nessun problema. ”

  • Mette in discussione l’Olocausto

“Così, se Israele vuole ricordare  al mondo dell’Olocausto, QUESTO POPOLO EBREO DOVREBBE INNANZITUTTO PROVARLO, distruggendo le sue bombe atomiche e aprendo la centrale di Dimona alle ispezioni internazionali.”

  • Corre dei rischi personali (prigione, uccisione) per i gentili e/o per gli stessi ebrei anziché per se stesso

“Allo stesso tempo ho criticato il programma di armamento nucleare e ho deciso che dovevo informare la gente del mondo. Non è stato quindi un problema decidere; il problema maggiore stava invece nel sapere che, una volta parlato, ne avrei pagato un prezzo molto alto. Il Mossad e lo Shabak ( meglio conosciuto come Shin Bet, intelligence interna israeliana, il traduttore si è confuso con “Savak”, polizia iraniana [13], nda) e il governo, non sarebbero rimasti in silenzio; avrebbero agito, avrebbero potuto uccidermi, fare qualsiasi cosa. Perciò mi aspettavo di tutto.”

Altri due aspetti che lo classificano come ebreo giusto tra le nazioni si evincono anche dall’altra intervista col traduttore italiano. Sono i seguenti:

  • Parla del problema ebraico apertamente

“Israele ha molto controllo sui media, negli U.S.A.: Hollywood, la CNN, tutti…E anche in Europa…E questo aiuta Israele consentendogli di proseguire il lavaggio del cervello, mostrando solo le cose brutte degli arabi. […] Questa è una Superpotenza Psicologica!”

Vogliamo ricordare che affermazioni del genere, sia pure fatte da un ebreo come mister Vanunu, sono considerate antisemitismo dal direttore dell’ Anti-Defamation League Abraham Foxman, in questo caso Mordechai Vanunu sarebbe un self-hating jew (ebreo che odia se stesso), inoltre per Wikipedia, i cui fondatori ricordiamo essere ebrei e avere forti legami con i sionisti, Mordechai Vanunu è ufficialmente un “teorico della cospirazione”, in quanto crede alla “Teoria del controllo ebraico sui media”:-“Tra le teorie del complotto antisemita una delle più diffuse è, senza dubbio, l’accusa, rivolta agli ebrei, di controllare i media per convergere l’opinione pubblica ai propri interessi. La teoria va a collegarsi alle altre accuse, secondo le quali, gli ebrei controllerebbero la finanza americana e internazionale, ponendosi, inoltre, come pesante forza d’influenza nella scena politica ed economica mondiale” [14]. Nonostante questi ragionamenti stupidi, il direttore dell’Anti-Defamation League ha ammesso che per quanto riguarda l’industria dell’intrattenimento gli ebrei violano il numerus clausus! Il che è proprio una delle due definizioni (non contraddittorie) di “problema ebraico” fornite da “laquestionegiudaica”! Abraham Foxman:-“I think Jews are disproportionately represented in the creative industry. They’re disproportionate as lawyers and probably medicine here as well”. “Penso che gli ebrei siano rappresentati in maniera sproporzionata nell’industria dell’intrattenimento. Sono in sproporzione come avvocati e probabilmente anche tra i dottori qui” [15]. Nell’articolo c’è anche un’arrampicata sugli specchi da parte di Abraham Foxman:-“That’s a very dangerous phrase, ‘Jews control Hollywood.’ What is true is that there are a lot of Jews in Hollywood,” he said. Instead of “control,” Foxman would prefer people say that many executives in the industry “happen to be Jewish,” as in “all eight major film studios are run by men who happen to be Jewish””. “”È una frase molto pericolosa, “gli ebrei controllano Hollywood”. Quello che è vero è che ci sono molti ebrei ad Hollywood,” ha detto. Invece di “controllano”, Foxman preferirebbe che le persone dicessero che molti dirigenti  nell’industria “risultano essere ebrei”, allo stesso modo in “tutti gli otto maggiori studi cinematografici sono gestiti da uomini che risultano essere ebrei”” [16]. In pratica Foxman con la sua espressione “happen to be”, vuole farci credere che “per caso” i dirigenti di Hollywood sono tutti quanti ebrei, ma si dimentica di dire che uno dei motivi per i quali gli ebrei si ritrovano nelle posizioni più importanti è il loro etnocentrismo, o se preferite nepotismo etnico, gli altri motivi sono il ricatto e la minaccia, e/o la truffa e l’omicidio, sempre a danno dei gentili, ma ne riparleremo. Foxman vorrebbe farci credere che è un caso che sono tutti o quasi, ebrei, e che anche se occupano le posizioni che occupano non esercitano un controllo su Hollywood. Ma signor Foxman, se hanno la maggioranza assoluta all’interno di Hollywood o sono in maggioranza anche solo nella sfera dirigenziale non è forse il controllo totale di Hollywood, quello che poi succede puntualmente?

  • Denuncia i crimini di Israele

[…] Allora si potrà costringere Israele a smettere di produrre armi, costruire il muro, mettere cinquemila palestineis in carcere. Sarebbe potente!

1986-Sunday-Times

Nell’immagine si può vedere l’articolo del “The Sunday Times”, quotidiano al quale Mordechai Vanunu concesse all’epoca le immagini esclusive dell’impianto nucleare di Dimona.

Qui, sul canale Telegram di “laquestionegiudaica”, sono disponibili le interviste suddette a Mordechai Vanunu.

Intervista fatta da Maria Escribano e Sean O’Carroll della “Campagna di Solidarietà Irlanda-Palestina” di Limerick: https://t.me/la_questione_giudaica/12

Intervista fatta da un italiano:

Parte 1: https://t.me/la_questione_giudaica/15

Parte 2: https://t.me/la_questione_giudaica/17

Parte 3: https://t.me/la_questione_giudaica/19

Per tornare all’ Operazione Sansone, “laquestionegiudaica” fa notare che:-“The country’s military situation following the Egyptian and Syrian surprise attack during the 1973 Yom Kippur holiday was so desperate that Prime Minister Golda Meir — as intelligence service reports have now revealed — ordered her Defense Minister Moshe Dayan to prepare several nuclear bombs for combat and deliver them to air force units. Then, just before the warheads were to be armed, the tide turned. Israel’s forces gained the upper hand on the battlefield, and the bombs made their way back to their underground bunkers ” [17].

“La situazione militare del paese in seguito all’attacco egiziano e siriano a sorpresa durante la festa dello Yom Kippur del 1973 era così disperata che il primo ministro Golda Meir — come rapporti del servizio di intelligence hanno rivelato attualmente — ordinò al suo ministro della difesa Moshe Dayan di preparare alcuni ordigni nucleari da combattimento e consegnarli alle unità dell’aviazione. Poi, proprio prima che le testate venissero armate, il corso degli eventi cambiò. Le forze di Israele ebbero la meglio sul campo di battaglia, e le bombe tornarono ai loro bunkers sotterranei”.

“The Germans don’t want to know anything about that. “It was clear to each of us, without anything being said, that the ships had been tailored to the needs of the Israelis, and that that could also include nuclear capabilities,” says a senior German official involved during the Kohl era. “But in politics there are questions that it’s better not to ask, because the answer would be a problem”” [18].

“I tedeschi non ne vogliono sapere niente. “Era chiaro ad ognuno di noi, senza che ci dicessimo nulla, che le navi erano state adattate alle esigenze degli israeliani, e ciò poteva anche includere capacità nucleari”, dice un alto ufficiale tedesco durante l’era Kohl. “Ma in politica ci sono domande che è meglio non fare, perché la risposta sarebbe un problema””.

“For their part, experts with the German military, the Bundeswehr, do not doubt the nuclear capability of the submarines, but they do doubt whether cruise missiles could be developed on the basis of the Popeye Turbo that could fly 1,500 kilometers.

Some military experts suggest, therefore, that the Israeli government is bluffing, in a bid to make Iran believe that the Jewish state already has a sea-based second-strike capability” [19].

“Dal canto loro, esperti dell’esercito tedesco, il Bundeswehr, non dubitano della capacità nucleare dei sottomarini, ma dubitano che dei missili cruise possano essere sviluppati sulla base del Popeye Turbo che possano viaggiare per millecinquecento chilometri.

Alcuni esperti militari suggeriscono, perciò, che il governo israeliano stia bleffando, in un tentativo di far credere all’Iran che lo stato ebraico abbia già una capacità nucleare di secondo colpo via mare”.

Di seguito, la collaborazione del governo tedesco alla disinformazione sulle capacità nucleari di Israele.

“When the German Finance Ministry had to report the funds for the financing of submarines 4 and 5 in 2006, the ministry officials were clearly squirming. The planned weapons system is “not suitable for the use of missiles equipped with nuclear warheads. The submarines are therefore not being constructed and equipped for launching nuclear weapons,” reads a classified document from Finance Ministry State Secretary Karl Diller to the Bundestag budget committee dated Aug. 29, 2006″ [20].

“Quando il ministero delle finanze tedesco doveva riportare i fondi per il finanziamento dei sottomarini quattro e cinque nel 2006, i funzionari del ministrero erano chiaramente in imbarazzo. Il sistema d’arma pianificato è “non idoneo all’uso di missili equipaggiati con testate nucleari. I sottomarini perciò non sono stati costruiti ed equipaggiati per lanciare armi nucleari”, recita un documento classificato dal segratario di stato del ministero delle finanze Karl Diller al comitato del budget del Bundestag datato 29 Agosto, 2006″.

“One of the special features is the equipment used in the Dolphin class, which is named after the first ship. Unlike conventional submarines, the Dolphins don’t just have torpedo tubes with a 533-millimeter diameter in the steel bow. In response to a special Israeli request, the HDW engineers designed four additional tubes that are 650 millimeters in diameter — a special design not found in any other submarine in the Western world.

What is the purpose of the large tubes? In a classified 2006 memo, the German government argued that the tubes are an “option for the transfer of special forces and the pressure-free stowage of their equipment” — combat swimmers, for example –, who can be released through the narrow shaft for secret operations. The same explanation is given by the Israelis.

Keeping Options Open

In the United States, however, it has long been speculated that the wider shafts could be intended for ballistic missiles armed with nuclear warheads. This suspicion was fueled by an Israeli request for US Tomahawk cruise missiles in 2000. The missiles have a range of over 600 kilometers, while nuclear versions can even fly about 2,500 kilometers. But Washington rejected the request twice.

Their use as nuclear carrier missiles is readily possible in the Dolphins. Contrary to official assumptions, HDW equipped the Israeli submarines with a newly developed hydraulic ejection system instead of a compressed air ejection system. In this process, water is compressed with the help of a hydraulic ram. The resulting pressure is then used to catapult the weapon out of the shaft.

The resulting momentum is limited, however, and it isn’t enough to eject a three to five-ton midrange missile out of the ship, at least according to insiders. This is not the case with lighter-weight missiles weighing up to 1.5 tons — like the Popeye Turbo or the American Tomahawk, which weighs just that, nuclear warhead included” [21].

“Una delle caratteristiche speciali è l’equipaggiamento utilizzato nella classe Dolphin (classe di sottomarini nda), che è nominato dopo la prima nave. A differenza dei sottomarini convenzionali, i Dolphins semplicemente non hanno camere di combustione da cinquecentotrentatre millimetri di diametro nella prua metallica. In risposta ad una speciale richiesta israeliana, gli ingegneri dell’HDW hanno progettato quattro camere di combustione addizionali che sono di seicentocinquanta millimetri di diametro — un design che non si ritrova in alcun altro sottomarino nel mondo occidentale.

Qual è lo scopo delle camere larghe ? In una nota classificata, il governo tedesco ha sostenuto che le camere sono un’ “opzione per lo spostamento di forze speciali e stivaggio del loro equipaggiamento non pressurizzato” — incursori subacquei, per esempio –, che possono essere eiettati attraverso lo stretto canale per operazioni segrete. La stessa spiegazione viene fornita dagli israeliani.

Mantenere aperte le opzioni

Ad ogni modo, negli Stati Uniti, si è a lungo speculato sul fatto che camere più larghe potessero essere destinate a missili balistici armati con testate nucleari. Questo sospetto fu alimentato da una richiesta israeliana di missili cruise modello Tomahawk statunitensi nel 2000. I missili hanno una gittata di oltre seicento chilometri, mentre le versioni nucleari (di tale modello) possono viaggiare per duemilacinquecento chilometri. Ma Washington ha respinto la richiesta per due volte.

Il loro uso come missili vettori di armi nucleari è facilmente possibile nei Dolphins. Contrariamente alle supposizioni ufficiali, l’HDW ha equipaggiato i sottomarini israeliani con un sistema di eiezione idraulica sviluppato di recente anziché un sistema di eiezione ad aria compressa. Con questo metodo, l’acqua viene compressa con l’aiuto di un ariete idraulico. La pressione risultante viene poi utilizzata per catapultare l’arma fuori dalla camera. Lo slancio che ne risulta è limitato, comunque, e non è abbastanza per eiettare un missile a media gittata dalle tre alle cinque tonnellate fuori dalla nave, almeno secondo gli addetti ai lavori. Non è così con un missile più leggero che pesa fino a una tonnellata e mezza — come il Popeye Turbo o il Tomahawk americano, che pesa esattamente quello, testata nucleare inclusa”.

Strategic Depth

Even then it was becoming apparent, according to Ayalon, “that in the Middle East things were heading toward nuclear weapons,” especially in Iraq. The fact that the Arab states were seriously interested in building the bomb changed Israel’s defense doctrine, he says. “A submarine can be used as a tactical weapon for various missions, but at the center of our discussions in the 1980s was the question of whether the navy was to receive an additional task known as strategic depth,” says Ayalon. “Purchasing the submarines was the country’s most important strategic decision.”

Strategic depth. Or nuclear second-strike capability” [22].

“Profondità strategica

Anche allora stava diventando evidente, secondo Ayalon (ex direttore dello Shin Bet nda), “che nel Medio-Oriente le cose stavano andando verso le armi nucleari”, specialmente in Iraq. Il fatto che gli stati arabi fossero seriamente intenzionati a costruire la bomba ha cambiato la filosofia della difesa di Israele, ha dichiarato. “Un sottomarino può essere utilizzato come arma tattica per varie missioni, ma al centro delle nostre discussioni negli anni ottanta c’era la questione del se la marina avrebbe dovuto assumere un ulteriore compito noto come profondità strategica”, dice Ayalon. “Acquistare i sottomarini è stata la decisione strategica più importante del paese”. Profondità strategica. O capacità di secondo colpo nucleare”.

Dal punto di vista strategico, più fonti di informazione hanno segnalato l’urgenza di un attacco nucleare preventivo sull’Iran come abbiamo visto, ma queste fonti di informazione hanno anche evidenziato la necessità per Israele di utilizzare la profondità strategica in quanto si ritiene complicato entrare nello spazio aereo iraniano per tale operazione preventiva senza rischi e/o danni collaterali, ciò è in accordo anche con la filosofia del “mantenere aperte le opzioni”. Infatti:-“Given the difficulty its jets would face in reaching Iran for anything more than a one-off sortie – ballistic missiles or submarine-launched cruise missiles could serve for Israeli tactical nuclear strikes without interference from Iranian air defenses [23]”.

“Data la difficoltà che i jets affronterebbero nel raggiungere l’Iran per più di una singola missione – missili balistici o missili cruise lanciati da sottomarini potrebbero servire per colpi nucleari tattici israeliani senza interferenza da parte della difesa aerea iraniana”.

LA CAPACITÀ DI PRIMO COLPO NUCLEARE È GIÀ DIMOSTRATA DALL’INTELLIGENCE FORNITA DA MORDECHAI VANUNU, MENTRE È DA QUASI QUARANT’ANNI CHE ISRAELE DISCUTE DI PROFONDITÀ STRATEGICA, E NE HA BISOGNO ORA PIÙ CHE MAI. DAL PUNTO DI VISTA TEORICO SE LA PUÒ PERMETTERE CON FACILITÀ, DAL PUNTO DI VISTA STRATEGICO NE HA BISOGNO, A MAGGIOR RAGIONE SE VUOLE MANTENERE IL SUO MODUS OPERANDI AGGRESSIVO E PREVENTIVO.

Altro elemento importante è che un politico israeliano ha ammesso quello che si sà già: che l’ambiguità nucleare è oramai inutile perché i segreti di Israele sono già stati scoperti. È stato indagato per tradimento.

“Burg is a former member of the Knesset Foreign Affairs and Defense Committee, and may be one of the few Israelis who have direct knowledge of Israel’s nuclear program.

The Sunday letter from the group, the Legal Forum for the Land of Israel, which was addressed to Israel Police Commissioner Yohanan Danino and Deputy State Attorney Eli Abarbanel, called on the authorities to open an investigation into Burg’s statements, accusing him of “treason” for possibly revealing one of Israel’s key national security secrets.

At a conference advocating a nuclear-free Middle East which took place in Haifa last week, Burg said openly that “Israel has nuclear and chemical weapons” and called for an “open and brave public discussion” on the issue, Maariv reported. Israel’s long-standing policy of nuclear ambiguity was “outdated and childish,” Burg stressed, and said that only “regional dialogue, including with Iran” could create a nuclear-free Middle East” [24].

“Burg è un ex membro della Commisione Affari Esteri e Difesa della Knesset, e può essere uno dei pochi israeliani che abbia diretta conoscenza del programma nucleare di Israele.

La lettera di domenica dal gruppo, “Tribunale Legale per la Terra di Israele”, che era indirizzata al sovrintendente della polizia di Israele Yohanan Danino e al procuratore di stato aggiunto Eli Abarbanel, hanno lanciato un appello alle autorità per aprire un’indagine sulle dichiarazioni di Burg, accusandolo di “tradimento” per aver forse rivelato uno dei segreti chiave per la sicurezza nazionale di Israele.

Ad un convegno di sostegno ad un Medio Oriente senza nucleare che ha avuto luogo ad Haifa la scorsa settimana, Burg ha apertamente affermato che “Israele ha armi nucleari e chimiche” e ha richiesto “un aperto e pubblico dibattito” sulla questione, ha riportato il quotidiano Maariv. La politica di lunga data di ambiguità nucleare di Israele è “obsoleta e infantile”, ha accentuato Burg, e ha detto che solo il “dialogo tra regioni, incluso l’Iran”, potrebbe creare un Medio Oriente senza nucleare”.

Dell’ “Operazione Sansone” avevano parlato sia David Ben Gurion che Shimon Peres:-“The German government was also left in the dark at first — with Strauss being the likely exception. The CSU politician was apparently brought into the loop in 1961. This is suggested by a memo dated June 12, 1961, classified as “top secret,” which Strauss dictated after a meeting in Paris with Peres and Ben-Gurion, in which he wrote: “Ben-Gurion spoke about the production of nuclear weapons.” [25]”.

“Anche il governo tedesco fu lasciato all’oscuro all’inizio — ad eccezione probabilmente di Strauss. Il politico del CSU fu apparentemente fatto entrare nel giro nel 1961. Ciò è suggerito da una nota datata 12 Giugno, 1961, classificata come “segretissimo”, che Strauss dettò dopo un incontro a Parigi con Peres e Ben-Gurion, nella quale scrisse:-“Ben-Gurion ha parlato della produzione di armi nucleari.”

I giornalisti dello Spiegel hanno avuto accesso agli interni dei sottomarini israeliani, scoprendo coi loro occhi la capacità di secondo colpo nucleare di Israele.

“Deep in their interiors, on decks 2 and 3, the submarines contain a secret that even in Israel is only known to a few insiders: nuclear warheads, small enough to be mounted on a cruise missile, but explosive enough to execute a nuclear strike that would cause devastating results. This secret is considered one of the best kept in modern military history. Anyone who speaks openly about it in Israel runs the risk of being sentenced to a lengthy prison term.

Research SPIEGEL has conducted in Germany, Israel and the United States, among current and past government ministers, military officials, defense engineers and intelligence agents, no longer leaves any room for doubt: With the help of German maritime technology, Israel has managed to create for itself a floating nuclear weapon arsenal: submarines equipped with nuclear capability.

Lothar Rühl, a former state secretary in the Defense Ministry, says that he never doubted that “Israel stationed nuclear weapons on the ships.” And Wolfgang Ruppelt, the director of arms procurement at the Defense Ministry during the key phase, admits that it was immediately clear to him that the Israelis wanted the ships “as carriers for weapons of the sort that a small country like Israel cannot station on land” [26].

“In profondità negli interni, ai ponti due e tre, i sottomarini contengono un segreto che anche in Israele è conosciuto solo da pochi addetti ai lavori: testate nucleari, piccole abbastanza per essere montate su un missile cruise, ma abbastanza esplosive per eseguire un colpo nucleare dai risultati devastanti. Questo segreto è considerato uno dei meglio conservati nella moderna storia militare  (si, come no nda). Chiunque ne parli apertamente in Israele corre il rischio di essere condannato ad una lunga pena detentiva.

La ricerca che lo Spiegel ha condotto in Germania, Israele e Stati Uniti, tra i ministri dell’odierno e del precedente governo, ufficiali delle forze armate, ingegneri della difesa e agenti dell’intelligence, non lascia alcuno spazio al dubbio: con l’aiuto delle tecnologia marittima tedesca, Israele è riuscito a creare per sé un arsenale di armi nucleari galleggiante: sottomarini equipaggiati con capacità nucleare.

Lothar Rühl, un ex segretario di stato al ministero della difesa, dice di non aver mai dubitato che “Israele collocasse armi nucleari sulle navi”. E Wolfgang Ruppelt, il direttore del rifornimento di armi al ministero della difesa durante la fase chiave, ammette che gli era immediatamente chiaro che gli israeliani volessero le navi ” in qualità di vettori di armi di un tipo che un piccolo paese come Israele non può posizionare a terra”.

Quando però ufficiali americani e israeliani ammettono la capacità di secondo colpo nucleare di Israele è nell’ambito dell’ambiguità nucleare, per terrorizzare i nemici di Israele. Gli ufficiali sono infatti anonimi.

“Israeli and American officials have admitted collaborating to deploy US-supplied Harpoon cruise missiles armed with nuclear warheads in Israel’s fleet of Dolphin-class submarines, giving the Middle East’s only nuclear power the ability to strike at any of its Arab neighbours” [27].

“Ufficiali americani e israeliani hanno ammesso la collaborazione a impiegare missili cruise modello Harpoon statunitensi armati con testate nucleari nella flotta di sottomarini classe Dolphin di Israele, dando all’unica potenza nucleare del Medio Oriente la capacità di colpire qualunque tra i suoi vicini arabi”.

“According to the paper, the disclosure by two US officials is designed to discourage Israel’s enemies from against launching an attack amid rapidly escalating tensions in the region following a raid by Israeli jets on an alleged terrorist training camp near the Syrian capital, Damascus” [28].

“Secondo il quotidiano (The Los Angeles Times nda), la rivelazione da parte dei due ufficiali statunitensi è progettata per scoraggiare i nemici di Israele dal lanciargli contro un attacco nel mezzo dell’inasprimento delle tensioni nella regione, a seguito di un’incursione dei jet israeliani su un presunto campo di addestramento terroristico nei pressi della capitale siriana, Damasco”.

Infatti questo impiego di missili cruise modello Harpoon statunitensi (nel 2003) si contraddice con il rifiuto da parte degli Stati Uniti di fornire missili cruise modello Tomahawk ad Israele ( nel 2000), come abbiamo visto sopra. Ma c’è anche da dire che le amministrazioni erano diverse ai tempi delle rispettive dichiarazioni ufficiali (Clinton nel 2000, Bush Jr. nel 2003). Tra l’altro c’è un test nucleare riportato dal Los Angeles Times nel 2000. Tale test sarebbe avvenuto nell’Oceano Indiano.

“In June 2002, former State Department and Pentagon officials confirmed that the U.S. Navy observed Israeli missile tests in the Indian Ocean in 2000, and that the Dolphin-class vessels have been fitted with nuclear-capable cruise missiles of a new design. However, the Israeli Defense Forces have consistently denied such missile tests” [29].

“Nel giugno 2002, ex funzionari del dipartimento di stato e del pentagono hanno confermato che la marina statunitense ha osservato test missilistici israeliani nell’Oceano Indiano nel 2000, e che i vascelli classe Dolphin sono stati adattati con missili cruise a capacità nucleare dal design nuovo. Ad ogni modo, le forze di difesa israeliane hanno costantemente negato tali test missilistici”.

Che siano missili cruise modello Harpoon o che siano Tomahawk o Popeye Turbo o missili dal “design nuovo” poco importa, Israele ha capacità di secondo colpo nucleare via mare, grazie ai sottomarini acquistati a prezzo scontato dalla Germania.

Siamo riusciti a sconfinare di parecchio oltre il tema originale di questo articolo, che doveva essere incentrato sull’intelligence e l’onestà di un ebreo giusto tra le nazioni, come Mordechai Vanunu, ma si è poi trasformato lentamente in un discorso più generale sulle capacità nucleari di Israele. E non mancheremo di approfondire ancora di più questo discorso. Per il momento forniamo i documenti sulla fornitura di acqua pesante ad Israele da parte della Norvegia, scaricabili dal canale Telegram di “laquestionegiudaica” al seguente indirizzo: https://t.me/la_questione_giudaica/22.

Di seguito le foto fornite da Mordechai Vanunu al “The Sunday Times”, che mostrano chiaramente sezioni sotterranee dell’impianto di Dimona, dove tutt’oggi si costruiscono armi nucleari. Le foto sono state prese dal sito personale di Mordechai Vanunu [30].

Abbiamo scritto personalmente a Mordechai Vanunu, proponendogli di coinvolgere il governo inglese, che ha la possibilità di denunciare lo stato di Israele per crimini contro l’umanità, in quanto la permanenza forzata in Israele che i servizi segreti israeliani impongono a Mordechai Vanunu, oltre ad una serie di limitazioni della sua libertà personale, delineano nel loro insieme la fattispecie di reato di tortura, che è un reato incluso tra i crimini contro l’umanità. Pensiamo che ci siano più possibilità di intervento grazie al governo inglese di liberare Vanunu che non grazie all’ONU, in quanto l’atteggiamento di tale organizzazione nei confronti di Israele, è stato ribattezzato da “laquestionegiudaica” “redarguire senza perseguire”. Tale atteggiamento non è che una conferma secondo noi del controllo pressocché totale che gli ebrei hanno sulle Nazioni Unite, anche e soprattutto quando l’ONU salva le apparenze grazie agli Stati Uniti, che difendono l’indifendibile (Israele) con il loro veto, lasciando pensare ai gentili che almeno hanno provato a fare qualcosa ma gli onnipresenti Stati Uniti glielo hanno impedito. Torneremo a parlare di mister Vanunu in merito alle sue dichiarazioni sulla responsabilità degli ebrei nell’omicidio del presidente degli Stati Uniti John Kennedy, che ha osato tentare di mettere un freno alle capacità nucleari di Israele, ma questa è un’altra storia…

In foto: a sinistra Mordechai Vanunu, un ebreo giusto tra le nazioni. A destra: Abraham Foxman (ebreo) presidente dell’Anti-Defamation League, sostiene che se gli ebrei sono rappresentati in maniera sproporzionata ad Hollywood e in altre istituzioni è un caso, e comunque non esercitano un controllo nelle strutture in cui sono in soprannumero, per “laquestionegiudaica” il signor Foxman si arrampica decisamente sugli specchi.

Fonti:

[1] http://articles.latimes.com/2013/sep/15/world/la-fg-wn-israel-nuclear-weapons-20130915

[2] https://www.jta.org/1989/05/04/archive/vanunu-appeal-opens-in-israel-as-italians-rally-behind-him

[3] https://www.timesofisrael.com/police-probe-nuclear-spy-vanunu-over-israeli-tv-interview/

[4] Idem.

[5] Intervista concessa da Mordechai Vanunu a Sean O’Carroll della “Campagna di Solidarietà Irlanda-Palestina” di Limerick.

[6] http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3781816,00.html

[7] https://www.reuters.com/article/us-nuclear-iran-israel-nukes/israel-could-use-tactical-nukes-on-iran-thinktank-idUSTRE62P1LH20100326

[8] https://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3192864,00.html

[9] https://www.jta.org/1989/05/04/archive/vanunu-appeal-opens-in-israel-as-italians-rally-behind-him

[10] http://www.timesofisrael.com/israel-lets-mordechai-vanunu-detail-its-nuclear-program-on-primetime-tv/

[11] http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/7420573.stm

[12] http://www.spiegel.de/international/world/israel-deploys-nuclear-weapons-on-german-built-submarines-a-836784.html

[13] https://en.wikipedia.org/wiki/SAVAK

[14] https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_controllo_ebraico_sui_media

[15] http://articles.latimes.com/2008/dec/19/opinion/oe-stein19

[16] Idem.

[17] http://www.spiegel.de/international/world/israel-deploys-nuclear-weapons-on-german-built-submarines-a-836784-5.html

[18] Idem.

[19] Idem.

[20] Idem.

[21] http://www.spiegel.de/international/world/israel-deploys-nuclear-weapons-on-german-built-submarines-a-836784-4.html

[22] http://www.spiegel.de/international/world/israel-deploys-nuclear-weapons-on-german-built-submarines-a-836784-3.html

[23] http://www.israelnationalnews.com/Articles/Article.aspx/13209

[24] http://www.timesofisrael.com/avraham-burg-panned-for-breaking-nuclear-ambiguity/

[25] http://www.spiegel.de/international/world/israel-deploys-nuclear-weapons-on-german-built-submarines-a-836784-2.html

[26] http://www.spiegel.de/international/world/israel-deploys-nuclear-weapons-on-german-built-submarines-a-836784.html

[27] http://www.theguardian.com/world/2003/oct/12/israel1

[28] Ibidem.

[29] http://www.nti.org/analysis/articles/israel-submarine-capabilities/

[30] http://www.vanunu.com/dimona/pix.html

“L’odio si copre di simulazione, ma la sua malizia apparirà pubblicamente” (Pr 26:26)

Autore: laquestionegiudaica

Un gentile che risvegliatosi dalle simulazioni giudaiche e smettendo così di essere una pecora matta, ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte al problema ebraico (il problema più grande di tutti i tempi per l'umanità e il mondo intero), al fine di risvegliare altri gentili e di non assumersi la responsabilità civile morale e storica del sovvertimento delle nazioni dei cuori e delle menti dei gentili, oltre che per proporre un dibattito in contraddittorio sul problema ebraico e un compromesso pacifico per risolvere in maniera definitiva suddetto problema.

1 commento su “EBREI GIUSTI TRA LE NAZIONI: Mordechai Vanunu, grazie per aver rivelato la capacità di primo colpo nucleare di Israele e le sue duecento bombe atomiche!”

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