laquestionegiudaica deposita alla Procura della Repubblica la denuncia penale elaborata dall’avv. Marco Mori, contro il Presidente del Consiglio Mario Draghi, per il reato di violenza privata.

“Non potevamo restare a guardare”. È quello che ha riferito sul suo canale Youtube l’avv. Marco Mori, in merito al ricatto vaccinale contro gli over 50. Ed è quello che affermiamo anche noi. Non potevamo restare a guardare, non dopo la morte di Camilla Canepa, Alessia Reda, Alessandro e Vittoria Campo, Davide Fusco, e tanti, troppi altri per menzionarli qui. Abbiamo così deciso di allegare alla denuncia di Marco Mori anche il nostro elenco di morti e feriti da vaccino – in versione per non ebrei, con una censura totale di tutti i riferimenti al giudaismo – con tanto di un articolo del quotidiano online “Affari italiani”, l’unico giornale in tutta Italia che parla del sospetto boom di morti tra i 15 e i 39 anni in Italia, come si evince non solo dai dati di Euromomo, ma anche dai dati Istat sull’eccesso di mortalità per tutte le cause, che è uno strumento indispensabile per capire se questi cosiddetti “vaccini” sono serviti a qualcosa. Ma per noi aperti negazionisti del coronabufala, non c’era bisogno di guardare ai dati Istat o Euromomo, per capire che questi “vaccini” non sono la soluzione a queste polmoniti diffuse per epidemia colposa, tra le quali sicuramente quella di virus polmonare sinciziale, e forse di pneumococco. Questi “vaccini” sono parte del problema. Un problema, cioè il genocidio degli italiani e non solo, che avviene sotto gli occhi chiusi degli italiani. Per accorgercene ci è bastato constatare l’enorme e inquietante presenza ebraica dietro i vaccini e dentro le istituzioni che tali vaccini difendono, propagandano, e distribuiscono. E poi gli ebrei hanno riempito un intero archivio d’odio fatto dei loro tweet genocidi, che i nostri lettori conoscono bene, quindi non ci si può aspettare nulla di diverso dal genocidio, o quanto meno dalla truffa, da parte dei più grandi delinquenti che la storia conosca. Ovviamente, come riporta lo stesso quotidiano online “Affari italiani”, la truffa funziona bene in quanto i dati mostrano come “la vaccinazione anti Covid sembri essere associata ad una ridotta mortalità nelle settimane 6-20 post inoculo ma ad un aumento della mortalità nelle prime settimane e dopo la 20” [1]. Per poter funzionare, cioè per poter ingannare la gente, questi “vaccini” devono fornire una protezione almeno parziale contro qualche patogeno circolante, e la gente deve poter constatare questo effetto protettivo, altrimenti non ci casca. Inoltre questa “mortalità differenziale” associata al vaccino, permette di escludere la possibilità di tirare in ballo la cosiddetta variante “delta” del coviddi, per giustificare questi morti tra i giovani. La gente deve credere che ci sia una nuova malattia in giro che si può curare soltanto con questi “vaccini”. È affascinante osservare che si possono fare delle inferenze su ciò che è contenuto nei “vaccini” anticoronabufala, guardando già solo ai dati sulla mortalità, senza aprire necessariamente queste fiale. Fiale che in realtà andrebbero aperte e analizzate con tutte le tecniche spettroscopiche e di microscopia che conosciamo oggi, e questo non ci risulta che sia stato fatto. CONTROLLATE VOI STESSI SU GOOGLE SCHOLAR O PUBMED: NON ESISTONO STUDI DI SPETTROMETRIA DI MASSA E DI SPETTROSCOPIA NMR SUI VACCINI ANTICOVID NONOSTANTE LA LETTERATURA INERENTE IL CORONABUFALA IN QUESTI ANNI SIA ARRIVATA ALLE STELLE. Ad ogni modo, “Affari italiani” continua: “Stando ai dati di Euromomo, in Europa, nelle classi d’età 15-64 anni la mortalità totale del 2021 risulta maggiore di quella del 2020. L’aumento particolarmente evidente si registra nella fascia dai 15 ai 44 anni d’età” [2]. “Lo stesso trend è stato registrato nel nostro Paese dove, la mortalità totale nel 2021 eccede quella corrispondente del 2020 in tutte le Regioni (Istat). Particolarmente preoccupante è l’eccesso di mortalità registrato nel 2021 nella fascia dai 15 ai 39 anni d’età sia in Europa che in Italia. Soprattutto se consideriamo che è da più di 75 anni che non si registra un aumento di mortalità in questa fascia d’età” [3]. C’è bisogno di aggiungere altro? I dati sulla farmacovigilanza dei “vaccini” anticoviddi, prodotti dall’AIFA dei Sefarditi, parlano chiaro, trent’anni di sentenze della Corte costituzionale sugli obblighi vaccinali, anche. Sentenze della consulta e rapporti AIFA permettono di dire che non si può uccidere un italiano per salvarne sessanta milioni, quindi non si può imporre nessun obbligo vaccinale. Quello che invece possiamo aggiungere a livello personale, è che gli ufficiali ci hanno chiesto il nazi pass per poter depositare la denuncia – che non avrebbero potuto e dovuto chiedere – ma lo hanno chiesto solo dopo aver aperto la denuncia ed essersi sbiancati di fronte al lungo elenco di morti allegato alla denuncia di Marco Mori. Non siamo certo degli illusi, il nostro è solo un atto, dovuto e simbolico, verso tante vite spezzate e famiglie addolorate da questi “vaccini”. Sappiamo benissimo che tutte queste denunce che i non vaccinati si affrettano a depositare in procura e presso le forze dell’ordine, compresa la nostra, verranno presto archiviate, perché purtroppo, in questo periodo storico, per essere credibili non basta più nemmeno morire ammazzati. E poi bisogna ricordare che ci sono diversi “scogli di archiviazione”, da superare: come per il caso di Giuseppe Conte, accusato – sempre dall’avv. Mori – verosimilmente di sequestro di persona ai danni di 60 milioni di italiani e non già di aver imposto un divieto di spostamento momentaneo in nome della tutela della sanità pubblica, c’è da ricordare che se anche un gip dovesse non dare seguito ad una richiesta di archiviazione da parte del pm di turno, e dovesse quindi procedere col trasmettere gli atti al tribunale dei ministri presso una Corte d’Appello, comunque “nove su dieci il Tribunale dei Ministri archivierà” [4]. Se l’iniziativa di Marco Mori, da questo punto di vista, è più che lodevole, non seguiamo affatto il partito politico di Marco Mori e Gianluigi Paragone, in quanto il giornale “Il Primato Nazionale”, ha già rivelato, citando le indagini di un noto blogger (Luca Donadel, che ha fatto ben due video sull’argomento), i legami tra il sito web Italexit (di stampo sovranista) e le “think tank” che si occupano di far pullulare l’Italia di scimmie nere [5]. Le risposte di Paragone in merito rasentano l’assurdo [6]. È come trovare la propria moglie nel letto king size insieme alla stessa black squad che ha pompato Riley Reid, e tua moglie ti dicesse: “non hai capito un cazzo, posso spiegarti tutto”. Cosa fa un ebreo quando gli si fanno notare easter egg giudaici e contraddizioni? Semplice, mente in maniera ancora più sibillina e melliflua. Signor Paragone, a quando il suo outing in cui ci rivelerà di avere “dei nonni ebrei sopravvissuti all’Olocausto”, che magari hanno anche disperso suo padre e/o sua madre in una famiglia di non ebrei per salvarli dai terribili tedeschi? Signor Paragone, Italexit non è forse l’ennesima diversione strategica (opposizione controllata o oppofinzione che dir si voglia) del giudaismo? Ma ci sono altri motivi per non seguire il progetto Italexit: chiedete a qualunque trader istituzionale cosa è successo per mesi interi sui grafici a candele giapponesi, riguardanti l’andamento del cable (cambio sterlina-dollaro americano), dopo l’evento noto come Brexit, cioè l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea. Nella stessa misura siamo anche contro le posizioni di Marco Mori sul fenomeno migratorio dall’Africa: posizioni fin troppo morbide, pur essendo perfettamente comprensibili in una mentalità democratica. Peccato però che quando importi il terzo mondo nel primo mondo, c’è solo una possibile e logica conseguenza: anche il primo mondo diventa il terzo mondo. Noi siamo per soluzioni più pragmatiche, quindi più immorali, e non ne abbiamo di migliori, ma probabilmente è un nostro limite. E poi la dimensione del problema ebraico in Africa, per quanto riguarda l’effettiva distribuzione delle cellule fantasma nel continente nero, è, per ora, un mistero. Non possiamo sapere il ruolo del giudaismo tra gli esecutori e organizzatori delle guerre civili di mezza Africa, ma di sicuro il forte contrasto tra ricchi e poveracci, in quel continente, getta degli inquietanti sospetti. Ma se l’Africa è dilaniata dalle guerre civili, questo succede perché gli ebrei di carnagione scura mediante secoli di assimilazione strategica, si prodigano di rendersi indistinguibili – anche dal punto di vista sociologico – dai loro concittadini africani.

Ai chimici farmaceutici, ai tecnici di laboratorio, ai medici, e ai biologi, favorevoli ad un obbligo vaccinale, esplicito o surrettizio che sia (associato a consenso “libero” e “informato” viziato da violenza) senza essersi informati né sul meccanismo di reazione del vaccino, né su quello della proteina Spike col sistema renina angiotensina aldosterone, né sulle falle e sulla fine dei trial clinici dei vaccini anticovid, né sui dati della farmacovigilanza passiva né sulle testimonianze dei danneggiati da vaccino, né sull’assenza di dati di MS e NMR sui vaccini, possiamo dire soltanto una cosa: cambiate mestiere, disonorate i rispettivi ordini di appartenenza. Non parliamo poi del tampone unico per fare “diagnosi differenziale” tra coviddi, virus polmonare sinciziale, e influenza, perché altrimenti scoppiamo a ridere… perché è un’ammissione implicita che il normale tampone molecolare, tale diagnosi differenziale – cioè capire quale dei tre virus ti sei beccato – non è in grado di farla. Beninteso, il tampone pcr multiplex per diagnosticare coronabufala, pneumococco e altri batteri, poteva ancora avere un residuo di logica diagnostico- terapeutica: se conosco il batterio, e quindi la superinfezione batterica che un paziente ha, congiuntamente con il coviddi (quindi in un’ottica di co-infezione, e non di diagnosi differenziale), posso curare la superinfezione nel tentativo di salvarlo, ma un tampone unico per fare diagnosi differenziale su tre virus… Altre grosse risate si potrebbero fare sui “dati dei contagi da variante omicron”, che se non vogliamo credere essere frutto dell’influenza stagionale, ci portano automaticamente ad escludere qualunque livello di immunità di gregge, alla cui base ci deve essere l’immunità sterilizzante, che come segnalato dalle case farmaceutiche, non veniva garantita da questi “vaccini” fin dall’inizio, a prescindere da “omicron”. I “vaccini” non contengono la diffusione del “contagio”. Inutile scrivere qui che in queste categorie di professionisti, ci sono anche elementi che non hanno guardato nemmeno gli “effetti indesiderati” dei vaccini allegati al consenso informato, tra cui sindrome di Guillain-Barré, miocardite e pericardite, tanto per dirne alcuni.
In foto: Gianluigi Paragone (ebreo), anche noto come Gianluigi Pappagone o anche Re di tutti i gatekeepers. Di mestiere recita all’opposizione, o per meglio dire, si dedica all’oppofinzione al governo Draghi. E nell’esercizio delle sue funzioni come senatore (prima nel M5S poi nel partito “Italexit” che fa parte del gruppo parlamentare “Gruppo Misto” perché non ha raggiunto la soglia minima per formare un proprio gruppo), non è imputabile di alcun reato.

Fonti:

[1] https://www.affaritaliani.it/politica/vaccinazioni-quello-strano-boom-di-morti-tra-i-15-e-i-39-anni-771230.html I grafici mostrati al Senato dal professore Alberto Donzelli, almeno tra quelli che si riescono a vedere, sembrano convincenti: c’è stato davvero un boom di morti nella popolazione lavorativamente attiva, che nel 2020 non c’è stato (https://www.radioradio.it/2021/12/vaccini-donzelli-allerta-senato-grave-eccesso-mortalita-2021-urgente-indagare/). In realtà, per quanto si è blaterato di “morte clinica” del coronabufala nell’estate 2020, e vista la fretta con la quale sono stati smantellati molti ospedali, nonché la considerazione che in generale, l’anno dopo una pandemia deve avere minore mortalità in quanto i più deboli verrebbero spazzati via dal patogeno, dal punto di vista degli anni di vita persi rispetto all’aspettativa di vita, il 2021 avrebbe dovuto essere migliore rispetto al 2020 anche in assenza dei vaccini. Ma se andiamo sul piano numerico, possiamo vedere più chiaramente le cose. “Il Giornale di Udine” – lo stesso gruppo di delinquenti che hanno cestinato il loro stesso articolo su una collaboratrice scolastica obbligata al booster e da quest’ultimo danneggiata – tira le somme della campagna vaccinale: “Alla vigilia del “Vaccine day” (26 dicembre 2020) l’Italia registrava il drammatico bilancio di 71.620 vittime. Bisogna ovviamente considerare che nella prima ondata epidemica, soprattutto in Lombardia, le autorità sanitarie dovettero fare fronte alla pandemia a “mani nude”. Buona parte del personale sanitario era addirittura sprovvisto dei Dpi (mascherine). In molte regioni, i tagli lineari avevano colpevolmente colpito proprio quella sanità territoriale che avrebbe mitigato gli effetti dell’epidemia. Il numero di vittime nella primissima fase fu inevitabilmente elevatissimo. Dopo un anno di campagna vaccinale, con buona parte delle risorse umane del Sistema Sanitario Nazionale impegnato negli hub vaccinali, il risultato raggiunto è uno dei migliori del mondo sotto il profilo numerico, con quasi il 90% della popolazione vaccinabile che ha aderito alle raccomandazioni e ai ricatti del governo (Green Pass)” (https://www.ilgiornalediudine.com/cronaca/i-divin-vaccini-non-hanno-reso-i-miracoli-promessi-65-mila-decessi-covid-nellanno-vaccinale/).

Nel paese dei Fantozzi, l’assunzione in massa di un farmaco di cui non si hanno dati grezzi dei trial – e che verranno rilasciati nel 2096 – né dati spettroscopici, di microscopia e di NMR, e per la cui assunzione si firma una liberatoria che non consente nemmeno di essere tutelati dalla legge 210/1992 e successive, è celebrato dai Fantozzi di questo paese come un successo mondiale di cui andare fieri.
Dati dalla piattaforma “Our World in Data”.

“Il bilancio complessivo sui decessi dell’”anno vaccinale” desta però più di un interrogativo: se, come abbiamo ricordato, il numero di vittime Covid al 26.12.2020 risultava essere di 71.620, il dato aggiornato a ieri (26 dicembre 2021, n.d.r.) è invece di 137.000 decessi totali” (Ibidem). “Il numero di vittime ricompreso nell’anno vaccinale è quindi pari a 65.380. Una cifra sorprendentemente alta, se consideriamo lo sforzo economico senza pari per dotare la Nazione di dispositivi di sicurezza, ventilatori polmonari, assunzioni di personale sanitario e, in ultimo, dei vaccini autorizzati, insieme alla ragionevole speranza, basata sulla storia delle pandemie, di un’attenuazione della virulenza del virus nel corso del tempo” (Ibidem). La spiegazione di tutti questi morti nonostante le campagne di vaccinazione, non è certo dovuta ad un virus che in un anno diventa pandemico e l’anno successivo diventa addirittura una malattia pediatrica. Questi numeri nel paese dei Fantozzi sono dovuti probabilmente ai decessi da vaccino in seguito a VAERD, classificati come morti da covid-19, e ovviamente alla epidemia colposa di virus polmonare sinciziale. 71620 – 65.380 = 6240. 6240 sono i morti in meno, “dovuti al covid”, nell’anno dei vaccini, cioè il 2021, rispetto all’anno della pandemenza, cioè il 2020. I tamponi molecolari del 2021, sono gli stessi del 2020, quindi se si vuole asserire che tutti questi morti nel 2021 non sono dovuti al coviddi ma ad altre cause, ci si infila in un bel guaio come ha detto Cecchi Paone al crittoebreo palese Matteo Bassetti: BISOGNA POI RICONTEGGIARE TUTTI I MORTI DI COVIDDI DALL’INIZIO. Per una visione ancora più onesta, a questo punto, dovremmo inserire anche i crepati da vaccino che risultano dal decimo rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-covid dell’AIFA. Alle pagine 23-24 del suddetto rapporto chiaramente redatto da dei sefarditi malefici, leggiamo: “Il 76,5% (580/758) delle segnalazioni con esito decesso presenta una valutazione del nesso di causalità con l’algoritmo del WHO, in base al quale il 57,9% dei casi (336/580) risulta non correlabile, il 30,2% (175/580) indeterminato e l’8,1% (47/580) inclassificabile per mancanza di informazioni sufficienti. Il rimanente 23,5% (178/758) è in attesa di ulteriori informazioni necessarie alla valutazione del nesso di causalità. Complessivamente, sui 580 valutati sono risultati correlabili 22 (3,8%, circa 0,2 casi ogni milione di dosi somministrate), di cui 15 già descritti nei Rapporti precedenti” (https://t.me/la_questione_giudaica/421). I 175 “indeterminati”, significa che l’AIFA dei Sefarditi non è riuscita ad escludere il ruolo del vaccino nell’uccisione di queste persone, il che, in farmacovigilanza passiva, si possono placidamente considerare come correlati. Lo stesso in fondo si può dire dei 47 “inclassificabili”, perché a giudicare dalle testimonianze dei danneggiati da vaccino, facenti parte del comitato “Ascoltami”, molti di loro non hanno una diagnosi e non hanno dei sintomi che nel complesso siano riconducibili ad alcuna patologia nota, quindi è probabile che grazie ai danni ambigui causati da questi vaccini, alcune segnalazioni siano considerate “inclassificabili”. Passiamo dunque ai danneggiati gravi: “Al momento della stesura di questo Rapporto, il nesso di causalità secondo l’algoritmo del WHO è stato inserito in circa l’83% (15.731/19055) delle segnalazioni di eventi avversi gravi ed è risultato correlabile alla vaccinazione nel 35,9% di tutte le segnalazioni gravi valutate (5.656/15.731), indeterminato nel 37,7% (5.931/15.731) e non correlabile nel 21,6% (3.393/15.731). Il 4,8% (751/15.731) delle segnalazioni valutate è inclassificabile, per mancanza di informazioni sufficienti” (Idem, p. 22). “Il 50% circa delle segnalazioni gravi riporta come esito la “risoluzione completa” o il “miglioramento” dell’evento e il 32% risulta non ancora guarito al momento della segnalazione (Figura 7)” (Idem, p. 21).

Il rapporto dell’AIFA dei sefarditi afferma che, delle segnalazioni gravi, “il 32% risulta non ancora guarito al momento della segnalazione”, senza specificare se è il 32% delle segnalazioni gravi totali, o solo di quelle stabilite come correlabili, quindi crediamo che, se non riguarda il totale (19055), riguarda comunque l’83% del totale, cioè le segnalazioni gravi valutate (15731). In altre parole, il 32% di 15731, cioè 5033 persone, affermano di essere dei danneggiati permanenti da vaccino. E SIAMO IN FARMACOVIGILANZA PASSIVA. 6240 – 22 – 175 – 5033 = 1010. 1010 sono le persone che nell’anno dei vaccini, il 2021, stando soltanto ai dati ufficiali, non sono morte di coviddi, né di vaccino, né sono rimaste infortunate in maniera permanente dal suddetto “vaccino”. Stando ai dati ufficiali, la differenza tra 2020 e 2021 starebbe solo in 1010 persone. A questo punto potevamo anche risparmiarci una mastodontica campagna di vaccinazione di massa. Dulcis in fundo, la dichiarazione dell’agente doppio dei servizi segreti inglesi Mario Draghi: “Osserviamo la curva dei contagi e siamo pronti ad adattarci ma grazie ai vaccini abbiamo avuto 80.000 morti in meno rispetto al 2021” (https://www.corriere.it/politica/22_marzo_17/conferenza-stampa-draghi-nuovo-decreto-covid-92ea2298-a606-11ec-b9d0-9b9e3bb8f215.shtml). Potrebbe essere un errore di battitura, quello nell’articolo del Corriere dei Sefarditi, o forse un lapsus di Draghi, ma in ogni caso come fa Mario Draghi a dire nel marzo 2022 che con i vaccini ci sono stati 80.000 morti in meno rispetto al 2021? Di regola devi prima far finire il 2022 per confrontare i morti tra 2021 e 2022. Ma anche se si riferisce a un confronto tra i morti classificati come Covid, tra l’anno 2020 e l’anno 2021, i conti non tornano. Forse è Ursula Von der Leyen a dare a Mario Draghi questi numeri palesemente campati per aria e offensivi dell’intelligenza di milioni di italiani. Se invece Mario Draghi vuole semplicemente dire che di covid sarebbero morte nel 2021, 80.000 persone in più rispetto a quelle che sono effettivamente morte sempre nel 2021 nonostante la vaccinazione del 90% dei vaccinabili (cioè 65.380), allora questo va contro la storia di tutte le pandemie per cui l’anno successivo ad una pandemia ha una mortalità minore, anche senza prendere alcun provvedimento. Quindi questi morti sono solo “potenziali”, frutto dell’immaginazione giudaica di Mario Draghi, che vuole proiettare sui non ebrei una bella sindrome da stress pre-traumatico, grazie alla quale si possono fare speculazioni di ogni genere su cosa sarebbe stato senza questi cosiddetti vaccini.

Da dove escano questi “80.000 morti in meno”, noi non lo abbiamo capito.

“«Grazie ai vaccini sono stati evitati quasi 80mila decessi in più in Italia nel solo 2021. Anche questa è una lezione straordinaria. Le decisioni sono state prese sulla base della scienza e la pandemia è superata sulla base dei vaccini. Tanta gente non è morta perché è stata vaccinata»” (https://video.corriere.it/politica/draghi-ottantamila-decessi-meno-grazie-vaccini-solo-2021/02651846-a619-11ec-b9d0-9b9e3bb8f215). Il Resto dei Sefarditi, al 13 dicembre 2021, dà cifre leggermente diverse, per dare un gusto più trionfale e propagandistico: “I dati di mortalità, del centro studi e ricerche Nebo: meno morti nel 2021 rispetto al 2020. Mancano ancora 15 giorni alla fine dell’anno, ma il Centro Studi e ricerche Nebo stima la mortalità dell’anno in 702.000 decessi, 44.000 in meno rispetto al 2020. “Con riferimento agli ultimi anni pre-pandemia l’eccesso di mortalità per il 2021 è quantificabile – afferma una nota – in quasi 60.000 decessi, dato sovrapponibile a quello relativo alle morti per Covid-19. Diversamente da quanto accaduto lo scorso anno, quando a fronte dei quasi 110.000 decessi in eccesso quelli riconducibili al Covid-19 erano circa 80.000″” (https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/mortalita-covid-italia-1.7144702). Da dove esca questo famoso “80.000” da parte di Mario Hebron, non lo abbiamo capito, ma tanto non importa, perché è solo l’ennesima menzogna dell’ennesimo agente doppio dei servizi segreti inglesi in Italia.

[2] Ibidem.

[3] Ibidem.

[4] https://www.liberoquotidiano.it/news/giustizia/29946867/giuseppe-conte-accusato-sequestro-persona-come-salvini.html

[5] https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/italexit-ex-sardina-ogongo-dietro-nuovo-partito-paragone-163678/

[6] https://www.ilprimatonazionale.it/politica/paragone-risponde-critiche-montatura-italexit-contro-limmigrazione-video-163726

“L’odio si copre di simulazione, ma la sua malizia apparirà pubblicamente” (Pr 26:26)

Autore: laquestionegiudaica

Un gentile che risvegliatosi dalle simulazioni giudaiche e smettendo così di essere una pecora matta, ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte al problema ebraico (il problema più grande di tutti i tempi per l'umanità e il mondo intero), al fine di risvegliare altri gentili e di non assumersi la responsabilità civile morale e storica del sovvertimento delle nazioni dei cuori e delle menti dei gentili, oltre che per proporre un dibattito in contraddittorio sul problema ebraico e un compromesso pacifico per risolvere in maniera definitiva suddetto problema.

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